Warfare: Una nuova collana di storia militare illustrata
È con particolare piacere che presento ai lettori di warfare.it questa nuova iniziativa editoriale promossa da Riccardo Affinati, un nome noto nel panorama del Wargame italiano.
Si tratta di una collana di opuscoli diretti al pubblico curioso di storia militare, autoprodotta dagli autori con tanta fatica e tanta passione, e oltretutto pagando il tipografo di tasca propria.
Il fatto che si tratti di un'iniziativa totalmente amatoriale -- con tutti i imiti e i difetti congeniti che potete immaginare -- non deve ingannare il potenziale lettore: il livello della qualità dei contenuti non sfigura rispetto a quello di collane straniere più celebri e celebrate, soprattutto considerando gli investimenti economici, di coordinamento editoriale e di apparato accademico messi in campo da queste case editrici, che dovrebbero garantire risultati sensibilmente migliori.
L'iniziativa di Affinati e dei prestigiosi collaboratori che è stato capace di coinvolgere -- due nomi su tutti l'illustratotore Giuseppe Rava e lo storico Luigi Casali -- conferma, inoltre, una mia consolidata opinione.
In Italia la storia militare è sostenuta dalla passione: di "piccoli" editori e di "piccoli" scrittori (le virgolette sono d'obbligo). I grandi editori, quelli che accedono alla distribuzione capillare, pubblicano, solo perché hanno un nome noto, libri di autori italiani di qualità a volte imbarazzante e quando ripubblicano libri stranieri lo fanno senza una logica e senza una linea editoriale, affidandosi a traduttori incompetenti con conseguenze grottesche.
Meglio allora sostenere iniziative non professionali e con qualche difetto, ma altrettanto sicuramente lodevoli, vitali e vivaci come questa.
Aspettiamo fiduciosi che un editore si accorga dell'esistenza anche in Italia di un pubblico curioso di storia e di arte militare, e investa la sua organizzazione garantendosi quel tanto di direzione editoriale che assicuri la qualità di un prodotto dai contenuti comunque divulgativi: la risposta arriverà, a vantaggio, mi auguro, della diffusione della cultura storica anche nel nostro paese.
di Nicola Zotti