Cari amici, l'editore non abita la Rete di Jonathan Galassi
Che cos'è un e-book? La notizia che gli eredi di William Styron, autore della Scelta di Sophie, starebbero per concedere i diritti di riproduzione elettronica di alcuni dei suoi libri pubblicati da Random House a Open Road Integrated Media mi ha indotto a riflettere: gli e-book sono la nuova frontiera dell'editoria, una nuova e inedita versione del lavoro degli scrittori? O sono semplicemente da considerare alla stregua dell'ultima edizione di libri pubblicati da editori quali Random House?
Tanto per cominciare, a decidere in origine che il libro di William Styron meritasse di essere letto fu un editore di vecchio stampo, Hiram Haydn, che gli fece firmare un contratto e revisionò il suo romanzo d'esordio, Un letto di tenebre, uscito nel 1951 per i tipi di Bobbs-Merrill. Come disse lo stesso Styron in seguito, sia Haydn sia il direttore della Random House Robert Loomis, «avevano una vera abilità a cogliermi in fallo nei punti di maggior fiacchezza o imprecisione, ma non cercarono mai di impormi le loro idee. Il loro sostegno è stato per me di importanza inestimabile».
Nel corso della sua carriera, Styron pubblicò nove libri con Random House e ognuno di essi fu sottoposto a controlli scrupolosi, quasi riga per riga, da uno dei più grandi editori dell'epoca. Ogni sua opera oltretutto ebbe numerosi giri di bozze, che andarono e vennero più volte tra l'editor, Styron e Loomis.
Effettuata la selezione della veste grafica e tipografica più appropriata, sottoposta all'autore per l'approvazione dai tipografi della Random House, si arrivò a decidere la rilegatura. Fu disegnata una sovracopertina - spesso ricorrendo a opere artistiche espressamente commissionate da Random House per reclamizzare al meglio i singoli libri - e si pianificò in che modo sollecitare i critici e i lettori a prendere in mano proprio quel libro e a prestare attenzione al suo contenuto.
I dipendenti del settore pubblicità della Random House in seguito parlarono del libro a chiunque avesse voglia di ascoltarli e presentarono copie campione a riviste e giornali perché fosse recensito il più possibile, mentre il settore vendite si occupava degli ordini in arrivo dalle varie librerie, e il comparto dei diritti di stampa, di concerto con l'agente di Styron, spediva i libri agli editori di giornali e riviste, agli agenti cinematografici e agli editori stranieri.
In seguito si avviò la produzione di copie del libro stampate con caratteri tipografici più grandi per i lettori con problemi di vista, si produssero versioni audio che Random House vendette e commercializzò in proprio o dandone licenza a terzi e dopo un certo periodo si pubblicarono, infine, anche le edizioni economiche senza copertina rigida.
Per ogni libro, in sintesi, Random House ne sfruttò ogni formato allora possibile e in tutto questo lungo processo Loomis e i suoi colleghi si tennero sempre in stretto contatto con Styron, monitorando da vicino la vita del libro nelle sue molteplici metamorfosi che aveva subito.
Da qualche tempo è diventato realtà un nuovo formato finora addirittura inimmaginabile: adesso, infatti, i volumi di Styron possono essere riprodotti e divulgati per via elettronica.
Gli eredi dell'autore sono titolari dei diritti d'autore dei suoi libri. Si pone adesso il problema di capire se un'altra casa editrice dovrebbe poter pubblicare una versione in formato elettronico di una delle edizioni originariamente pubblicate da Random House senza il coinvolgimento diretto di quest'ultima. Una versione in formato e-book del libro Le confessioni di Nat Turner conterrà molto di più delle parole dello scrittore: includerà infatti anche l'editing fatto da Loomis, come pure tutto il lavoro che sta dietro alla pubblicazione, la progettazione e la produzione del libro, per non parlare delle operazioni di marketing di cui è stato oggetto e delle vendite, che in definitiva lo hanno reso un candidato desiderabile per la distribuzione su e-book. I libri di Styron hanno assunto la forma che hanno e oggi sono quel che sono non soltanto per il considerevole genio creativo del suo autore, ma anche - come egli stesso ammise - per la dedizione e l'attenzione incessante prestate al suo lavoro dalla Random House.
In quest'epoca sempre più "virtuale", caratterizzata da un'accessibilità facile e universale, è bene e importante che i lettori tengano a mente tutto ciò che un editore fa per un suo autore. Un editore - e lo dico essendolo io stesso - fa molto di più che limitarsi a stampare e vendere un libro: seleziona, coltiva, sostiene e promuove l'opera di uno scrittore.
Un distributore di e-book non è un editore, bensì un semplice fornitore di un'opera che è già stata creata. Di conseguenza, gli e-book non sono granché differenti dalle versioni stampate con caratteri grandi o in edizione economica o in formato audio. In definitiva, gli e-book sono soltanto l'ultimo anello di una catena editoriale molto lunga, il formato più attuale di una delle più grandi invenzioni dell'uomo: il libro, che evolve incessantemente e continuerà a esistere, ma che riceve la sua forma definitiva soltanto dall'editore.
Tanto per cominciare, a decidere in origine che il libro di William Styron meritasse di essere letto fu un editore di vecchio stampo, Hiram Haydn, che gli fece firmare un contratto e revisionò il suo romanzo d'esordio, Un letto di tenebre, uscito nel 1951 per i tipi di Bobbs-Merrill. Come disse lo stesso Styron in seguito, sia Haydn sia il direttore della Random House Robert Loomis, «avevano una vera abilità a cogliermi in fallo nei punti di maggior fiacchezza o imprecisione, ma non cercarono mai di impormi le loro idee. Il loro sostegno è stato per me di importanza inestimabile».
Nel corso della sua carriera, Styron pubblicò nove libri con Random House e ognuno di essi fu sottoposto a controlli scrupolosi, quasi riga per riga, da uno dei più grandi editori dell'epoca. Ogni sua opera oltretutto ebbe numerosi giri di bozze, che andarono e vennero più volte tra l'editor, Styron e Loomis.
Effettuata la selezione della veste grafica e tipografica più appropriata, sottoposta all'autore per l'approvazione dai tipografi della Random House, si arrivò a decidere la rilegatura. Fu disegnata una sovracopertina - spesso ricorrendo a opere artistiche espressamente commissionate da Random House per reclamizzare al meglio i singoli libri - e si pianificò in che modo sollecitare i critici e i lettori a prendere in mano proprio quel libro e a prestare attenzione al suo contenuto.
I dipendenti del settore pubblicità della Random House in seguito parlarono del libro a chiunque avesse voglia di ascoltarli e presentarono copie campione a riviste e giornali perché fosse recensito il più possibile, mentre il settore vendite si occupava degli ordini in arrivo dalle varie librerie, e il comparto dei diritti di stampa, di concerto con l'agente di Styron, spediva i libri agli editori di giornali e riviste, agli agenti cinematografici e agli editori stranieri.
In seguito si avviò la produzione di copie del libro stampate con caratteri tipografici più grandi per i lettori con problemi di vista, si produssero versioni audio che Random House vendette e commercializzò in proprio o dandone licenza a terzi e dopo un certo periodo si pubblicarono, infine, anche le edizioni economiche senza copertina rigida.
Per ogni libro, in sintesi, Random House ne sfruttò ogni formato allora possibile e in tutto questo lungo processo Loomis e i suoi colleghi si tennero sempre in stretto contatto con Styron, monitorando da vicino la vita del libro nelle sue molteplici metamorfosi che aveva subito.
Da qualche tempo è diventato realtà un nuovo formato finora addirittura inimmaginabile: adesso, infatti, i volumi di Styron possono essere riprodotti e divulgati per via elettronica.
Gli eredi dell'autore sono titolari dei diritti d'autore dei suoi libri. Si pone adesso il problema di capire se un'altra casa editrice dovrebbe poter pubblicare una versione in formato elettronico di una delle edizioni originariamente pubblicate da Random House senza il coinvolgimento diretto di quest'ultima. Una versione in formato e-book del libro Le confessioni di Nat Turner conterrà molto di più delle parole dello scrittore: includerà infatti anche l'editing fatto da Loomis, come pure tutto il lavoro che sta dietro alla pubblicazione, la progettazione e la produzione del libro, per non parlare delle operazioni di marketing di cui è stato oggetto e delle vendite, che in definitiva lo hanno reso un candidato desiderabile per la distribuzione su e-book. I libri di Styron hanno assunto la forma che hanno e oggi sono quel che sono non soltanto per il considerevole genio creativo del suo autore, ma anche - come egli stesso ammise - per la dedizione e l'attenzione incessante prestate al suo lavoro dalla Random House.
In quest'epoca sempre più "virtuale", caratterizzata da un'accessibilità facile e universale, è bene e importante che i lettori tengano a mente tutto ciò che un editore fa per un suo autore. Un editore - e lo dico essendolo io stesso - fa molto di più che limitarsi a stampare e vendere un libro: seleziona, coltiva, sostiene e promuove l'opera di uno scrittore.
Un distributore di e-book non è un editore, bensì un semplice fornitore di un'opera che è già stata creata. Di conseguenza, gli e-book non sono granché differenti dalle versioni stampate con caratteri grandi o in edizione economica o in formato audio. In definitiva, gli e-book sono soltanto l'ultimo anello di una catena editoriale molto lunga, il formato più attuale di una delle più grandi invenzioni dell'uomo: il libro, che evolve incessantemente e continuerà a esistere, ma che riceve la sua forma definitiva soltanto dall'editore.
Anche se un giorno - e Dio ce ne scampi - i libri non dovessero più essere stampati, necessiterebbero ancora delle cure, delle attenzioni e delle premure che Loomis e i suoi colleghi dedicarono per arrivare a pubblicare per quasi sessant'anni l'opera di William Styron. Alcune cose non cambieranno mai.
(Traduzione di Anna Bissanti)
(Traduzione di Anna Bissanti)
Jonathan Galassi è presidente della casa editrice Farrar, Straus & Giroux