Kennedy. Un uomo per tutte le stagioni (Seconda parte)
POLITICA ESTERA - La politica estera di Kennedy ha inizio con il suo discorso al Senato del 14 giugno 1960, dove tra le altre cose raccoglie dodici punti essenziali:
Primo. Noi dobbiamo darci una potenza di rappresaglia nucleare non vulnerabile e di prim'ordine. Dobbiamo contribuire alla stabilità politica ed economica nelle nazioni nelle quali sono situate le nostre basi vitali.
Secondo. Dobbiamo riacquistare la possibilità di un intervento efficace e rapido in qualsiasi guerra limitata, in ogni parte dei mondo.
Terzo. Noi dobbiamo trasformare la Nato in una forza militare solida e duttile, in grado di dissuadere qualsiasi attacco. Quarto. Dobbiamo accrescere di molto l'afflusso di capitali alle zone sottosviluppate; in Asia, in Africa, nel Medio Oriente, nell'America Latina; deludere le speranze comuniste di un caos in quelle nazioni; sostenere le nazioni che cercano di giungere all'indipendenza economica e politica; colmare il pericoloso divario che si va allargando fra il nostro e il loro livello di vita.
Quinto. Dobbiamo ristrutturare i nostri rapporti con le democrazie dell'America Latina.
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