AGI news on-04 maggio-LIBRI: CAMPAGNA DI RUSSIA, LA VOCE DEI REDUCI DELL'ARMIR
(AGI) - Roma, 4 mag. - Rileggere la campagna di Russia attraverso le voci di chi su quel fronte c'e' stato,
ha combattuto, sofferto, resistito e per tanti, troppi anni e' stato dimenticato. Offrendo al lettore un
nuovo punto di vista su una delle pagine piu' tristi dell'esperienza italiana nella Seconda Guerra Mondiale.
E' quanto si propone "Ombre nel ghiaccio - Storia e memorie della campagna italiana di Russia 1941-1943",
di Matteo De Santis, storico e studioso di fatti militari, edito dalle Edizioni Chillemi.
Il libro, partendo dai fatti storiografici, ricostruiti anche attraverso un'attenta ricerca sugli innumerevoli
testi di memorie dei reduci di Russia, ripercorre quegli anni fornendo inediti approfondimenti grazie ad
una serie di interviste,
realizzate in esclusiva dall'autore, ad alcuni superstiti delle diverse divisioni dell'Armata Italiana.
Emerge una galleria di immagini non solo degli avvenimenti bellici ma anche delle emozioni, delle storie
personali e umane, dei tanti "anonimi" che in terra di Russia combatterono e morirono: circa 94.000 morti,
un numero elevatissimo di feriti e mutilati e un tragico bilancio di quella esperienza che si protrasse
ben oltre la fine della guerra. Era, infatti, il 1954, quasi dieci anni dalla fine del conflitto, quando gli
ultimi prigionieri italiani rientrarono a casa dai campi di detenzione russi.
Il libro - 353 pagine per 24 euro - e' strutturato in tre sezioni, cui corrispondono altrettanti capitoli.
La prima, intitolata "I fatti", descrive dettagliatamente le operazioni militari italiane sul fronte russo,
creando cosi' la cornice in cui collocare le esperienze e le testimonianze dei soldati riportate negli altri
due capitoli del volume. La seconda parte, frutto della ricerca sugli innumerevoli libri di memorie scritti
dai reduci di Russia, entra nel quotidiano del soldato al fronte, in una ricostruzione, frutto delle testimonianze
dei sopravvissuti, realizzata grazie all'analisi di circa cinquanta testi pubblicati dal 1943 al 2001.
Il terzo e ultimo capitolo e' invece dedicato a dieci interviste ad altrettanti reduci e conduce il lettore nelle
vite di quei soldati, nelle loro emozioni, esperienze, sofferenze, delusioni che cambiarono per sempre il loro
futuro, anche una volta tornati dal fronte.
"Questo libro", racconta De Santis, "e' innanzitutto frutto della volonta' di compiere qualcosa di utile,
con la speranza che possa servire alla conoscenza e alla divulgazione di una pagina tanto importante della
nostra storia nazionale. Grazie all'intenso dialogo instaurato con i reduci, quello che era partito come un
progetto di ricerca, si e' tramutato in una bellissima esperienza dal punto di vista umano". (AGI)