Viaggio in Dancalia di Valeria Lepri
Le Edizioni Chillemi con "Viaggio in Dancalia" di Valeria Lepri hanno inaugurato una nuova collana, "erraMondo", dedicata ad itinerari, spedizioni nei luoghi più diversi del pianeta. Con questo libro l'autore ci introduce nel cuore dell'Africa orientale, in Etiopia, terra antica, ricca di storia e di fascino con i suoi sconvolgimenti geologici e la varietà dei suoi paesaggi. Dagli aridi deserti, dalle distese di sale della Rift Valley, dove s'incrociano tre faglie tettoniche, si passa al tumultuoso scorrere delle acque dell'Awash, il fiume che tra cascate e laghi attraversa una foresta lussureggiante, ricca di fauna. La prima parte del libro ricostruisce la storia del paese. Si ripercorrono gli albori dell'umanità (col rinvenimento dell' Australopitecus afarensis "Lucy") e le presunte radici che lo ricollegherebbero al regno di Saba; si accenna poi alla civiltà di Axum, alle diverse vicende dell'Impero, alla conquista italiana, al colpo si stato militare del 1974, al terrore rosso del colonello Menghistu e alla sua deposizione, per giungere ai nostri giorni. Con la seconda parteinizia il diario di viaggio, che ci conduce fino alla regione cristiana del Tigray. Si ascende la rossa montagna sacra dell'amba Gheralta, pervisitare le chiese rupestri di fede copta, con i loro affreschi bizantineggianti. Un'attenta osservazione dei luoghi e delle consuetudini dà adito talvolta a riflessionipiù profonde, pur in un contesto narrativo pervaso da ironia di fronte alle variedifficoltà incontrate. ma la parte fondamentale del racconto è costituita dalla descrizione della Dancalia e dalla sofferenza con cui si conquista uno spettacolo unico. A Dallòl nella magia dei colori, arancione, verde, giallo, tra capitelli di sale ed emissioni geyseriane di cloruri diversi ci si immerge in una natura sconvolta e sconvolgente. Questo è il territorio ostile degli afar, un popolo islamico, che vive di nomadismo e di estrazione del sale, con cui rifornire le carovane che scendono dall'altopiano. In definitiva è questo un resoconto affascinante, che ci trasporta in un mondo lontano, che segue ritmi e consuetudini ferme nel tempo, con uno stile narrativo vivace, alleggerito spesso da un fine umorismo, che ricorda i racconti di Jerome K. Jerome. Così l'ardua salita al vulcano Ertale, per giungere nella notte alla caldera che ribolle di lava incandescente, si trasforma in un'eroicomica cavalcata sul dromedario lungo un sentiero impervio.