Il Miracolo di Calcutta It’s Time!
L’origine di questo testo è legata innanzi tutto al mio personale rapporto con le Missionarie della Carità di Madre Teresa, iniziato subito dopo la sua scomparsa, avvenuta il 5 settembre 1997. Conoscevo la sua opera, avevo letto molto su di lei, avevo seguito il suo funerale. La domenica successiva la scomparsa di Madre Teresa ho seguito la Messa nella Parrocchia di Santa Angela Merici, a Roma. Il parroco aveva invitato una Suora Missionaria della Carità alla Messa per ricordare la Madre. Ho ascoltato tutto con molta attenzione. Alla fine della celebrazione ho avvicinato la Sorella per chiederle se loro avevano bisogno dell’attività di un medico per curare i poveri che assistevano. La Suora mi ha gentilmente consigliato di rivolgermi a Sister Patrick, Superiora della loro struttura principale, che si trova a San Gregorio al Celio, perché essa mi avrebbe saputo rispondere. Ho cosi telefonato a Sister Patrick, che mi ha detto di andarla a trovare per concordare la mia attività. È cominciata così per me una nuova, meravigliosa esperienza. Dopo aver prestato la mia attività in una struttura delle Missionarie della Carità vicino la Stazione Termini, ho cominciato a seguire gli ospiti della Casa presente al Celio. Sister Patrick, con il suo grande carisma, con la sua incessante attività, con il suo personale esempio mi è stata di immenso aiuto. Con altri medici, che collaboravano all’assistenza dei numerosi ospiti, uomini e donne, della struttura (tra i quali ho conosciuto la dottoressa Patrizia Papacci, dirigente medico della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Agostino Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che mi ha notevolmente sostenuto ed aiutato) mi sono sempre più appassionato a questa attività assistenziale, conoscendo sempre meglio il carisma delle Missionarie della Carità, prestando la mia attività anche in altre sedi presenti a Roma, in particolare a Tor Bella Monaca e a Primavalle, e frequentando pure il gruppo di volontari che seguivano l’attività delle Missionarie della Carità a Firenze. Infine, a Roma, ho conosciuto l’attività dei Missionari Laici della Carità, un gruppo di laici che si ispirano alla spiritualità di Madre Teresa, che, insieme a Padre Sebastian Vazhakala, fondò tale movimento il 16 aprile 1984 a Roma, presso Casa Serena, nel quartiere prenestino. In questo contesto, nel 1999 diventa possibile per me realizzare il sogno di andare a Calcutta per conoscere la Casa Madre, dove Madre Teresa ha cominciato e sviluppato la sua immensa opera. Il testo che racconta questa prima esperienza è nato dagli appunti, che quotidianamente prendevo nell’albergo dove stavo, posto di fronte alla Mother House delle Missionarie della Carità, e che, poi, ho trascritto a Roma, al mio ritorno, quando ho continuato la mia attività nelle varie case delle Missionarie della Carità a Roma. Dopo due anni, le Sisters mi dicono che una giovane laureanda in Medicina dell’Università di Siena, Lia Marrone, legata al carisma di Madre Teresa, desidera ritornare a Calcutta, dopo un primo viaggio esplorativo, per svolgere la sua tesi di laurea sullo stato di malnutrizione dei bambini di Calcutta. Le Missionarie della Carità mi hanno quindi chiesto se era possibile per me andare con questa giovane in modo da aiutarla nella preparazione pratica della sua tesi. Ho naturalmente accettato, e così siamo ripartiti per Calcutta. Abbiamo svolto tutto il lavoro necessario per la preparazione della tesi sperimentale, che, con il titolo “Malnutrizione e parassitosi intestinale. Uno studio dei bambini in età prescolare dei sobborghi di Calcutta”, è stata discussa il 18 giugno 2002 presso l’Università di Siena, e premiata con il massimo dei voti, la lode e il bacio accademico. Complessivamente, dal 1997 al 2003, ho assiduamente frequentato sia le Case delle Missionarie della Carità a Roma e a Firenze, sia il gruppo romano dei Missionari Laici della Carità, ricevendo così un grande arricchimento spirituale, che ha profondamente ispirato la mia vita. Quando ho pensato di organizzare tutto il materiale relativo a questa esperienza che, complessivamente tra Roma e Calcutta, è durata diversi anni, mi sono reso conto dell’ampio materiale che avevo raccolto. Dopo una lunga riflessione ho pensato a questa impostazione. Iniziamo con la prima parte, che è costituita dal racconto quotidiano dei due viaggi a Calcutta, nel 1999 e nel 2001, il secondo compiuto con Lia Marrone. In questo testo abbiamo utilizzato principalmente le fotografie effettuate dalla dottoressa Lia Marrone nel suo primo viaggio, durante il quale ha operato in una struttura del Child in Need Institute, CINI, organizzazione non governativa, fondata a Calcutta nel 1974. In pratica, la dottoressa Marrone, attraverso un dettagliato questionario, rivolto alle madri di un villaggio che si trova vicino Calcutta ha cercato di comprendere le cause e i contesti socioeconomici nei quali si sviluppa lo stato di malnutrizione, ampiamente e gravemente diffuso, non soltanto tra i più piccoli, ma anche tra le loro madri. I dati ottenuti da questa indagine sono stati posti in correlazione con le direttive dell’UNICEF, per mettere in evidenza i meccanismi patogenetici che portano alla malnutrizione, specialmente infantile. Prima e dopo questi viaggi, le nostre esperienze collegate al mondo di Santa Madre Teresa di Calcutta sono state veramente infinite. Ho pensato così di organizzare altre due parti. La seconda parte è dedicata a due aspetti, molto importanti della spiritualità di Madre Teresa: il primo riguarda il grande rapporto che essa ha avuto, per tutta la sua vita, con i gesuiti. Tale tema, veramente fondamentale, viene esaminato in base ad un importante articolo pubblicato su Popoli, il mensile internazionale della Compagnia di Gesù. Il secondo aspetto è costituito dalla “notte oscura” che Madre Teresa ha vissuto, quasi sempre nel nascondimento, per lunga parte della sua vita. Tale argomento è stato esaminato riportando l’esemplare documentazione che Padre Brian Kolodiejchuk, M.C., ha raccolto durante il processo di canonizzazione di Madre Teresa, essendo egli il Postulatore della “Santa di Calcutta”. La terza parte, aggiunta alla descrizione dei viaggi, riporta alcuni “nostri ricordi”, cioè testimonianze di chi ha avuto occasione di incontrare, conoscere Madre Teresa di Calcutta, Sister Nirmala o, in generale, il mondo delle Missionarie della Carità. In particolare, il testo viene completato con un ricordo di Madre Teresa da parte della professoressa Natalia Malara, dell’Università di Catanzaro, che ha personalmente conosciuto Madre Teresa. Segue un mio personale ricordo di Sister Nirmala, Superiore Generale delle Missionarie della Carità, che è succeduta a Madre Teresa, e che ho incontrato più volte, sia a Calcutta, sia a Roma. Infine, Alma Boninsegna, collaboratrice delle Missionarie della Carità per 40 anni, riporta la sua commovente testimonianza. La professoressa Malara ha gentilmente aderito anche alla mia richiesta di rivedere completamente il testo che ho preparato relativamente ai due viaggi a Calcutta. Così, dalla lunga e varia esperienza effettuata da alcuni volontari, è stato possibile raccogliere queste testimonianze, che ci raccontano, con le loro dirette esperienze, il mondo che viene vissuto e sostenuto da tantissimi giovani, i grandi, veri protagonisti di una straordinaria avventura iniziata dal pensiero di Santa Madre Teresa di Calcutta e sviluppata e realizzata dalle Missionarie della Carità e dai Missionari della Carità in tutto il mondo, specialmente nelle zone dove vivono i più poveri tra i poveri. Speriamo che tale testo, che rappresenta la documentazione di un’attività di volontariato specialmente di tipo medico, associato ad un contemporaneo interesse scientifico sulla realtà di Calcutta, possa essere utile, specialmente per i giovani medici che sono interessati a conoscere realtà diverse dalla nostra, di grande significato umano, sociale e scientifico.
Libro di 215 pagine (copertina a colori, foto a colori, f.to 16X22)
ISBN 978-88-99374-33-4