I nostri autori
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GERARDO SEVERINO nato a Castellabate (Salerno) il 26 ottobre del 1961. Arruolato nel Corpo nel 1981, vi ha percorso una
Di seguito una selezione delle opere di questo autore:
brillante carriera operativa che, fra l’altro, lo ha visto impegnato anche presso il Tribunale di Palermo alle dirette dipendenze del
compianto Giudice Giovanni Falcone. Promosso ufficiale per meriti eccezionali nel 2003, dopo aver prestato lungamente servizio presso il Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata (GICO) di Roma, è stato posto alla direzione del Museo Storico del Corpo, nonché a capo di due Sezioni dell’Ufficio Storico del Comando Generale della Guardia di Finanza. Il Capitano Severino è autore di numerosi libri, saggi ed articoli di storia militare e locale, molti dei quali pubblicati dalle principali riviste italiane ed internazionali. Attualmente ricopre anche l’incarico di Direttore del “Nucleo di Ricerca” al quale il Comandante Generale della Guardia di Finanza ha affidato il compito di ricostruire le azioni umanitarie delle quali si resero protagonisti i finanzieri in favore dei profughi ebrei e dei perseguitati dal nazi-fascismo dopo l’8 settembre 1943.L'Angelo del Tiburtino
12.00 euroGli Eroi del Dibrano. Storia di un manipolo di finanzieri e carabinieri nei primi giorni del conflitto italo-jugoslavo, 1941
12.00 euro -
VALERIA LEPRI è nata a Roma da una famiglia che annovera patrioti e artisti. Si è laureata in materie letterarie all’Università di Roma, dedicandosi poi all’insegnamento negli istituti superiori della capitale. Membro dell’Accademia di Paestum, ha collaborato con alcune riviste ed ha ricevuto per la sua attività letteraria il riconoscimento della critica e vari premi, tra cui il Campidoglio d’Oro nel 1998. Tra le sue opere: Ombre di cristallo, Il grifo sotto le stelle, L’ombra della mezzaluna, Un originale diario di viaggio, Dove porta il vento. Ha molto viaggiato, filmando con uguale interesse le testimonianze delle antiche civiltà e la natura selvaggia di luoghi incontaminati. Queste esperienze si riflettono nella sua opera, caratterizzandone in parte anche lo stile narrativo.
Di seguito una selezione delle opere di questo autore:Viaggio in Dancalia
12.00 euroIl Paese delle Spezie
12.00 euro -
AMLETO MICOZZI (1927). Poeta, sceneggiatore. Inizia negli anni'50 a collaborare a sceneggiature su soggetto di Zavattini (tra cui Suor Letizia, per la Magnani). Tra il ’56 e il ’59 vanno in scena le sue versioni dei drammi postumi di O’Neill. Inizia l’attività radiotelevisiva. Per la televisione ha scritto telefilm (Il gesto, La Rossa e un padre…) e sceneggiato di tutto: dalle Inchieste del commissario Maigret, con Gino Cervi, ai romanzi di Pavese, Jovine,Fogazzaro (Malombra), Conrad (Con gli occhi dell’Occidente), per finire alla recente serie de La Signora in Giallo e Derrick. Quanto alla radio, ha scritto Erano due Balilla, Caruso, Gli occhi sulla fronte e Tutto quello che nasce e che danze, puntate trasmesse negli anni novanta su Radiotre.
Di seguito una selezione delle opere di questo autore:Erano due Balilla
12.00 euro -
HEINRICH VON BRANDT era un polacco di origine tedesca che nacque nella piccola città di Sochaczew nel 1789 e compì i suoi studi a Konigsberg. Si arruolò nell’esercito prussiano nel 1806, ma non ebbe mai l’opportunità di combattere contro i francesi perché fu conclusa la pace prima del suo periodo di addestramento. Si arruolò quindi nell’esercito francese nel 1808, a soli 19 anni, e venne assegnato alla Legione della Vistola del generale Claparede. Partecipò alla campagna napoleonica di Spagna dal 1808 al 1812 e si mise in luce nell’assedio e nell’espugnazione di Zaragozza. Poi venne trasferito con la propria unità in Russia, al seguito della Grande Armata di Napoleone, e partecipò a tutta la tragica campagna di Russia, dove fu ferito gravemente e sopravvisse per miracolo. Combattè, poi nella campagna del 1813 sempre a fianco dell’Imperatore. La sua carriera militare nell’esercito francese terminò a Lispia nel’ottobre 1813, a soli 24 anni, dove venne fatto prigioniero dai Russi. Quando fu liberato, diede le dimissioni dall’esercito e si dedicò all’insegnamento nel Corpo dei Cadetti. Nel 1831 rientrò nell’esercito prussiano e vi fece una rapida carriera. Si congedò definitivamente nel 1857 come generale di fanteria.